Capitolo 3

Dare comandi al computer

Dare comandi al computer

Quando accendiamo il computer vedremo apparire sullo schermo varie scritte che segnalano in vario modo le attività che si stanno compiendo e che servono a preparare il computer per l'uso.

Non ci addentreremo per ora nella spiegazione di questi messaggi perchè non particolarmente importanti se non in caso di successivi malfunzionamenti.

Di sicuro possiamo aspettarci che dopo pochi istanti (dipendenti dalla velocità del vostro computer e dalla complessità della installazione) il computer si fermerà mostrando una scritta del tipo

C:\>

seguita da un trattino lampeggiante.

Se il vostro computer ha una configurazione particolare potrebbe non apparirvi C:\> ma solo qualcosa che gli assomiglia come

C:\RADIO> 
D:\GIF>

Non preoccupatevi, il vostro computer funziona perfettamente e nel corso di questa lezione imparerete come far apparire C:\> e cosa significhi questa scritta.

Questa scritta che precede il trattino lampeggiante è chiamata "prompt" e ci fornisce alcune informazioni sullo stato attuale del computer che imparerete a conoscere in seguito. Ci segnala in pratica che il computer è pronto a ricevere dei comandi.

Nel seguito quando parleremo di prompt intenderemo sempre quella scritta che precede il cursore: purtroppo non esiste una valida traduzione italiana di questo termine pertanto siamo costretti ad utilizzare la parola inglese.

Il trattino lampeggiante invece si chiama "cursore" e ci indica la posizione in cui verranno scritti i caratteri che batteremo sulla tastiera.

Potete anche notare che il cursore non può andare nella zona dove ci sono i caratteri del prompt: non è un difetto, ma serve a tenere ben distinte le risposte che vi dà il computer dai comandi che gli vengono impartiti.

Un semplice comando

Abbiamo dunque acceso il computer e ci è apparso il prompt (C:\> ,o qualcosa di simile a seconda della configurazione del vostro computer, seguito da un trattino lampeggiante) a segnalarci che il computer è pronto a ricevere i comandi che gli vorremo impartire.

I comandi sono composti da parole inglesi (o loro abbreviazioni) che in pratica costituiscono degli ordini da eseguire.

Possiamo paragonare il computer ad un maggiordomo che esegua fedelmente i nostri ordini; purtroppo per noi che parliamo in italiano questa cosa non è troppo intuitiva a causa della lingua. In ogni caso non preoccupatevi perchè i comandi non sono moltissimi e il loro significato si impara molto facilmente: potete anche farvi una tabella con il comando e la relativa traduzione italiana che vi forniremo in modo da avere sempre a portata di mano un riferimento.

Per fare conoscenza con il nostro nuovo maggiordomo possiamo chiedergli come si chiama: lui si è già presentato con il "prompt" e con il cursore lampeggiante sta pazientemente aspettando ordini da noi.

Scriviamo quindi

VER

facendolo seguire dal tasto di INVIO (a volte indicato dal solo simbolo <-') e avremo una risposta del tipo

MS-DOS Versione 5.0

che ci indicherà che stiamo utilizzando un DOS prodotto dalla Microsoft e che la versione del programma è la numero 5; se invece ci apparisse

Personal Computer DOS 5.0

significherebbe che il DOS è stato prodotto dalla IBM ed è sempre della versione 5.

Subito dopo rivedremo il prompt a significare che il computer è pronto a ricevere un nuovo comando.

Leggere e regolare l'orologio

Tutti i personal computer sono dotati internamente di un orologio che può essere letto dal DOS. Nei computer PC-AT questo è tenuto in funzione anche mentre il computer è spento da una batteria ricaricabile; ma nei primi modelli di PC-XT ogni volta che si accendeva il computer era necessario reinserire data e ora.

Ora questa necessità resta nel rarissimo caso il computer resti inattivo per molto tempo e quindi la batteria si scarichi. Abbiamo anche visto come lo scaricarsi di questa batteria crei fastidi molto maggiori della fermata dell'orologio.

Vi diciamo tutto questo perchè, nonostante questi computer senza batteria non vengano più prodotti da molti anni, il DOS conserva traccia della continua necessità di impostare data e ora.

Per chiedere al nostro ipotetico maggiordomo di leggere l'orologio dovremo dare il comando

TIME

e farlo seguire dal tasto di invio. Ci apparirà sullo schermo una risposta del tipo:

Current time is: 15:15:34,75
Enter the new time:

che significa

L'ora corrente è: (segue l'indicazione completa anche dei centesimi di secondo!)
Inserire l'ora esatta:

vedremo anche il cursore che lampeggia dopo la seconda riga attendendo l'inserimento di dati. Se l'ora è corretta premete semplicemente il tasto di invio, altrimenti potete correggerla impostandola nella stessa forma in cui vi è stata fornita e poi premete il tasto di "invio". Dopo avere premuto il tasto di "invio", in entrambi i casi, riapparirà il prompt.

Non è necessario inserire anche i secondi o addirittura i centesimi, anzi non vi consigliamo neanche di farlo. Se avete necessità di altissima precisione sappiate che con una opportuna attrezzatura è possibile sincronizzare il computer con l'orologio atomico dell'Istituto Galileo Ferraris, quello che fornisce l'ora esatta della radio e della televisione. Ovviamente tale precisione è del tutto inutile salvo situazioni estremamente particolari.

Avrete notato che viene fornita solo l'ora dell'istante in cui è stato impartito il comando e se si vuole un orario più aggiornato è necessario dare nuovamente il comando.

Leggere e regolare la data

Se vogliamo che il nostro maggiordomo legga il calendario e ci dica che giorno è dovremo impartirgli il comando

DATE

e, premendo il tasto di invio, sullo schermo potremo leggere la risposta

Current date is: Thu 28/01/93
Enter the new date: (dd/mm/yy)

che significa

La data corrente è:(è indicato anche il giorno della settimana)
Inserire la nuova data: (viene specificato il formato)

Vedremo il cursore che lampeggia alla fine della seconda riga: se non vogliamo aggiornare la data possiamo premere il tasto di invio per veder riapparire il prompt.

Altrimenti possiamo inserire la data corretta separando giorno, mese e anno con il carattere / e senza lasciare spazi come spiega il comando. Facciamo notare che l'anno va indicato con sole due cifre per cui non dovremo scrivere 1993 ma solo 93.

Non va inserito il giorno della settimana perchè il computer è in grado di calcolarlo automaticamente. Poichè nel nostro esempio abbiamo usato una versione in lingua inglese del DOS anche i giorni della settimana sono riportati in tale lingua e precisamente con i soli primi tre caratteri della parola. Versioni del DOS in lingua inglese non sono affatto rare, c'è anche chi, in Italia, le preferisce alle versioni in italiano perchè dice che queste ultime hanno pessime traduzioni (e qualche volta è vero).

Nel caso vi troviate in possesso di una versione inglese potrà èesservi utile questa tabella che traduce i nomi dei giorni della settimana dall'inglese all'italiano:

Sunday = Domenica
Monday = Lunedì
Tuesday = Martedì
Wednesday = Mercoledì
Thursday = Giovedì
Friday = Venerdì
Saturday = Sabato

Facciamo infine notare che questo calendario tiene conto automaticamente anche degli anni bisestili.

Come far apparire C:\>

Generalmente le istruzioni per usare i programmi prevedono che il prompt (che abbiamo detto essere il segnale di "pronto" del computer) sia C:\>, ma abbiamo visto che non sempre sul nostro monitor c'è una tale scritta.

Se sul vostro computer non compare la scritta C:\> potrete ottenerla inserendo i comandi comandi qui sotto riportati.

Se la prima lettera è diversa da C allora scrivete

C:

e premete il tasto di "Invio".

Se ancora non vi appare c:\> scrivete

CD \

seguito sempre da "Invio".

Nel caso la prima lettera del prompt fosse già C vi basterà dare il comando

è

CD\

(sempre seguito da Invio: d'ora in poi consideremo superlfluo specificare che alla fine di ogni riga vada premuto il tasto di "Invio" e faremo notare solo le eccezioni)

Altre volte potrete trovare accanto alla scritta C:\> altre informazioni come la data e l'ora che potrete tranquillamente ignorare.

Queste istruzioni non devono essere considerate "formule magiche", ma hanno un ben preciso significato che potrete comprendere solo dopo che avremo analizzato la struttura dei dischi.

Questa operazione del "far apparire il prompt C:\>" viene chiamata tecnicamente "portarsi nella directory radice" o ancora "portarsi nella root" ("root" è un termine che significa "radice" e si pronuncia "rut").

Faremo spesso uso dei termini inglesi perchè molte volte non esiste una parola italiana equivalente ed anche perchè tali termini fanno parte del linguaggio usato dagli esperti di computer di tutto il mondo.

Citando il termine "root" vi capirà senza problemi sia un inglese che un tedesco o anche un giapponese, mentre se parlerete di "radice" potrà capirvi solo un italiano.

E' buona norma dunque abituarsi ad usare il gergo dei computer: si tratta di parole ormai di uso comune e non conoscerle potrebbe farci fare brutte figure anche in normali conversazioni da salotto.

Il contenuto di un disco

Un altro comando molto interessante da impartire al nostro maggiordomo può essere la richiesta del contenuto del disco: èpotremo così sapere quali programmi e informazioni sono disponibili.

Dal "prompt" C:\> scrivete

DIR

e dopo aver premuto il tasto di invio vi apparirà qualcosa di molto simile a questa:

Volume in drive C is DOS

Serial number is 1975:12F7

Directory of c:\*.*

3DS

4/08/92 18:25

ANI

3/10/92 18:36

DOS50

24/06/92 15:56

OM

4/11/92 12:14

PAAT

3/10/92 18:54

TMP

25/06/92 9:09

4dos.com 106310 1/11/91 4:00

4dos.hlp 160482 1/11/91 4:00

4dos.ini 88 3/08/92 15:12

4help.exe 46352 1/11/91 4:00

800.com 3424 20/03/90 20:57

acad.sys 117 5/05/92 19:40

autoexec.bat 423 5/08/92 16:24

command.com 50170 12/07/91 12:00

config.sys 117 5/05/92 19:40

mouse.com 12259 23/07/91 10:58

std.sys 273 6/05/92 17:15

380.015 bytes in 17 file(s)

1.196.032 bytes free

èe al termine vi riapparirà il prompt C:\>

Più avanti vi spiegheremo in dettaglio cosa significano precisamente queste informazioni; prima è necessario sapere come i programmi e le informazioni sono organizzate per la registrazione.

I dati e i programmi sono contenuti in "file" (termine inglese che in italiano significa "archivio") contraddistinti da un nome composto da un minimo di 1 e un massimo di 8 caratteri (lettere o cifre) seguiti da un punto e da un massimo di tre caratteri facoltativi chiamati "estensione" normalmente utilizzati per indicare il tipo del file (programma, archivio, immagine, testo...)

Un disco rigido può contenere parecchie migliaia di tali file e se fossero semplicemente posti uno vicino all'altro ben presto ci troveremmo nell'impossibilità di ritrovare ciò che ci interessa.

Possiamo paragonare il disco ad una libreria nella quale possiamo riporre dei volumi. Se accatastiamo questi libri senza alcun ordine quando cercheremo un particolare volume saremo costretti ad estrarli uno per uno fino a trovare quello giusto: se non siamo particolarmente fortunati il libro potrebbe trovarsi proprio in fondo alla pila obbligandoci ad una ricerca molto lunga.

Installando dei ripiani nella libreria potremo dividere meglio i volumi secondo il loro contenuto: in un ripiano metteremo tutti i libri di letteratura, in un altro i manuali tecnici, in un altro ancora i libri d'arte e così via.

Con questo tipo di organizzazione se dobbiamo cercare "I Promessi Sposi" prenderemo in esame solo i volumi nello scaffale "letteratura" o se abbiamo bisogno di una informazione su un transistor guarderemo solo tra i manuali tecnici risparmiando molto tempo.

Con i dischi dei computer è possibile fare una cosa simile creando delle "directory" che hanno la stessa funzione degli scaffali di una libreria.

Il termine "directory" è sovente tradotto in italiano in vari èmodi quali "direttrice", "direttorio", "indice" o "cartellina": i primi tre sono a nostro avviso pessime traduzioni del termine "directory", ma siccome sono spesso indicate nelle istruzioni dei programmi è bene sapere a cosa si riferiscono. Nel seguito del corso useremo sempre il termine inglese che risulta più preciso delle varie traduzioni italiane.

Potremo creare una directory che contenga tutti i programmi per disegnare, un'altra per i programmi di scrittura, una per la ricezione dei satelliti meteo...

All'interno di ogni directory è possibile creare altre directory che vengono chiamate "sotto-directory" o "sub-directory" così come nello scaffale di una libreria potremmo inserire dei divisori. Infatti se abbiamo molti libri di letteratura potremmo dividerli in vari settori separati, uno per i romanzi, uno per le poesie, un altro per i "gialli" ecc. aumentando la velocità di ricerca. Infatti non cercheremmo mai "I Promessi Sposi" nel settore delle poesie o dei "gialli".

E' molto importante dividere con ordine dati e programmi all'interno di directory e sotto-directory perchè solo così potremo trovare rapidamente quello che ci interessa anche quando nell'hard-disk avremo memorizzato migliaia di files.

Pensate quale immane lavoro dovremmo fare per cercare il programma che ci interessa se non avessimo a disposizione directory e sotto-directory.

Come creare una directory

Per creare una nuova directory bisogna far apparire il prompt C:\> come spiegato precedentemente.

Poi, volendo creare la directory "PROVE", dovremo dare il comando

MD PROVE

èQuesto comando è formato da due parole separate da uno spazio: la prima, MD, è fissa e sta per "Make Directory" (che tradotto significa "Crea la directory") e la seconda è il nome della directory che intendiamo creare.

Possiamo dare qualsiasi nome ad una directory purchè di un massimo di otto caratteri. Se volessimo chiamare la directory "TEST" dovremmo quindi dare il comando

MD TEST

mentre non potremmo creare una directory "PROGRAMMI" perchè la parola "programmi" è composta di nove lettere mentre ne possiamo usare solo otto.

Entrare in una directory

Entrare in una directory significa indicare al nostro ipotetico maggiordomo di cercare le informazioni in un determinato scaffale.

Nel caso del computer, volendo entrare nella directory TEST appena creata, l'ordine da dare sarà:

CD PROVE

Come nel caso precedente il comando è formato da due parti: la prima, CD, è fissa e sta per "Change Directory" (traducendo dall'inglese significa "Cambia la Directory"), mentre la seconda è il nome della directory in cui vogliamo andare.

Appena premuto il tasto di invio noterete che il prompt, inizialmente C:\>, è diventato C:\PROVE>.

Quindi il prompt, oltre a dirci che il computer è pronto a ricevere dei comandi, ci dice anche in quale directory ci troviamo.

èE' molto importante sapere in quale directory si sta operando perchè possiamo eseguire solo i programmi che si trovano in quella directory (salvo alcune eccezioni che vi spiegheremo).

Se volessimo eseguire il programma FOTOFAX che si trova nella directory RADIO dovremmo prima entrare in quella directory e poi eseguire il programma. Se il prompt fosse diverso da C:\RADIO> sapremmo già di non poter eseguire il programma richiesto.

Il nostro maggiordomo-computer è un fedele esecutore di ordini, ma è assai poco intelligente: possiamo chiedergli di cercare "I Promessi Sposi", ma non troverà mai il volume se non gli diremo che questo si trova nello scaffale dei libri di letteratura.

Uscire da una directory

Per uscire da una directory è necessario il comando

CD ..

che, a differenza dei precedenti è fisso.

Se vi trovate ancora nella directory PROVE dando questo comando vedrete il prompt ritornare C:\> indicandoci in tal modo la nostra uscita dalla directory.

Cancellare una directory

Ovviamente il computer permette anche di cancellare le directory che non ci servono più. Se volessimo eliminare la directory PROVE dovremmo dare il comando:

RD PROVE

Come potrete intuire anche questo comando è formato da due parti: èla prima fissa (RD, "Remove Directory" = "Elimina la Directory") e la seconda il nome della directory da cancellare.

Per ragioni di sicurezza non sempre questo comando funzionerà impedendoci così cancellazioni importanti.

In particolare, perchè il comando funzioni, devono essere rispettate le seguenti due condizioni:

1) La directory da cancellare deve essere vuota.

2) Non dobbiamo trovarci all'interno della directory

da cancellare, ne all'interno di altre directory.

Il perchè di queste condizioni è facilmente spiegabile ricorrendo al solito esempio della libreria. Cancellare la directory equivale a rimuovere un ripiano: se fosse pieno di libri questi cadrebbero disordinatamente sugli altri scaffali generando non poca confusione durante le successive ricerche.

Anche il "maggiordomo" (che abbiamo già detto essere assai poco intelligente) resterebbe disorientato se non trovasse più lo scaffale in cui sta guardando.

Bisogna fare attenzione che spesso il messaggio di avvertimento si limita ad un generico

Non è possibile cancellare la directory

che non ci è molto di aiuto per capire il motivo di tale impossibilità.

Per prima cosa controlliamo che il prompt sia C:\>; se così non fosse uscite dalla directory in cui vi trovate e ripetete il comando di cancellazione.

Se la cancellazione non fosse ancora possibile probabilmente la directory in questione contiene dei file o delle subdirectory.

Esercitarsi

èCome diciamo sempre non c'è miglior modo di imparare che provare a fare di persona le cose che vengono spiegate; vi invitiamo quindi a provare a creare delle directory, entrarci, cancellarle in modo da fare pratica con questi comandi.

Nel caso il computer vi risponda con un errore verificate sempre queste condizioni:

1) Il comando sia scritto correttamente.

2) Il nome della directory sia scritto esattamente.

3) Il nome della directory sia valido: cioè sia formato da un minimo di 1 e un massimo di 8 caratteri e non contenga caratteri diversi dalle lettere e dai numeri (anche le lettere accentate sono vietate).

Ricordate anche che:

1) Prima di entrare in una directory questa va creata

2) Non è possibile creare due directory con lo stesso nome

3) Non si può cancellare una directory che non esiste

4) Non si può entrare in una directory cancellata: bisogna crearla nuovamente.

Le sotto-directory

Per utilizzare le sotto-directory si utilizzano gli stessi comandi che servono per le directory.

Poniamo subito un caso pratico. Vogliamo registrare le immagini ricevute dai satelliti meteorologici in una directory chiamata SAT all'interno della quale saranno presenti due sottodirectory:

POLARI per le immagini dei satelliti polari

METEOSAT per quelle del satellite geostazionario

Per prima cosa dovremo creare la directory SAT nel modo che èdovrebbe ormai esservi noto. Dovrete cioè dal prompt C:\> dare il comando

MD SAT

poi dovrete entrare nella directory appena creata con il comando, anche questo ormai familiare

CD SAT

Come al solito il prompt vi confermerà l'entrata diventando C:\SAT>. A questo punto potremo creare le due sottodirectory esattamente come se fossero delle normali directory; dovremo perciò dare i seguenti due comandi

MD POLARI

MD METEOSAT

Anche per entrare ed uscire dalle sotto-directory si usano gli stessi comandi già visti in precedenza a proposito delle sotto-directory.

Quindi volendo entrare nella sotto-directory POLARI sarà necessario dare il comando

CD POLARI

a seguito del quale vedremo il prompt diventare C:\SAT\POLARI>

Per uscire è sufficiente il noto comando

CD ..

che farà ritornare il prompt C:\SAT> segnalandoci l'uscita dalla sotto-directory e il ritorno alla directory SAT.

Analogamente potrete entrare e uscire dalla sotto-directory METEOSAT.

Come potrete intuire la cancellazione di una sotto-directory si èotterrà con il comando RD; a titolo di esempio per cancellare la sotto directory POLARI dovrete dare il comando

RD POLARI

Per questo comando valgono le restrizioni già viste:

1) La sotto-directory deve essere vuota

2) Non ci si deve trovare all'interno della sotto-directory, ma solo nella directory cui appartiene.

Vi diciamo anche che è possibile creare ulteriori sotto-directory all'interno di sotto-directory: ad esempio potremmo dividere le immagini del meteosat in quelle di tutto il globo, in quelle dell'Europa...

Ancora una volta bisognerà utilizzare i comandi MD, CD rispettivamente per creare la sotto-directory e per entarci; il comando CD .. per uscire e il comando RD per cancellarla.

Supponendo di voler creare la sotto-directory GLOBO all'interno della sotto-directory METEOSAT di SAT dovremo, dal prompt C:\> dare i seguenti comandi:

CD SAT

per entrare nella directory SAT (il prompt diventerà quindi C:\SAT>)

CD METEOSAT

con il quale entreremo nella sotto-directory (il prompt cambierà ancora e diventerà C:\SAT\METEOSAT>). Poi potremo creare il successivo livello di sotto directory con il comando

MD GLOBO

èA questo punto potremo anche entrarci con l'ormai familiare

CD GLOBO

al quale il computer risponderà con il prompt C:\SAT\METEOSAT\GLOBO>.

Per uscire, dovremo dare tre volte il comando

CD ..

vedendo ogni volta il prompt "accorciarsi" fino a ritornare C:\>

Qualche "trucco"

Un vero esperto di computer non userebbe mai il comando CD .. per ben tre volte per tornare alla root con un prompt come C:\SAT\METEOSAT\GLOBO>, ma userebbe il comando

CD \

una sola volta raggiungendo il medesimo risultato molto più rapidamente.

Moltissimi comandi permettono simili "scorciatoie", ma non sempre ve le sveleremo: non perchè siamo "gelosi" di questi segreti, ma perchè in certi casi riteniamo siano poco utili ad un principiante e possano generare solo confusione.

In una autoscuola non vi insegneranno mai come far girare la macchina su se stessa, come si vede nei telefilm polizieschi, con un accorto gioco di freni e acceleratore, ma vi spiegheranno come fare una normale inversione a U con l'uso del volante e della retromarcia perchè questo è ciò che serve nella pratica.

Vi spiegheranno però che il motore può aiutare i freni a fermare la macchina anche se questo, a qualcuno, può sembrare un controsenso.

èNoi ci atterremo a principi simili facendovi partecipi dei "trucchi" che possono migliorare il vostro lavoro con il computer evitando di entrare nel dettaglio di certe manovre spericolate che potrebbero causare solo inutili errori.

Nel caso di directory e sotto-directory ci sono due "trucchi" che riteniamo siano veramente utili. Il primo e' il comando CD \ cui vi abbiamo già accennato, ora precisiamo che questo comando ci consente di tornare direttamente alla root da qualsiasi directory o sotto-directory ci troviamo. Quindi, qualunque sia il prompt, purchè inizi con la lettera C, il comando

CD \

farà apparire il prompt C:\>

Il secondo "trucco" riguarda l'operazione opposta, cioè entrare direttamente in una sottodirectory con un solo comando.

In base alle istruzioni che vi abbiamo dato per entrare nella sottodirectory METEOSAT della directory SAT dovreste prima dare il comando

CD SAT

e poi potreste entrare nella sotto-directory con il comando

CD METEOSAT

per portare a termine l'operazione.

Un esperto invece userebbe, dal prompt C:\>, il comando

CD SAT\METEOSAT

trovandosi immediatamente nella sotto-directory richiesta.

Questo comando è composto di varie parti:

è CD (questa parte è fissa)

uno spazio

il nome della directory in cui è contenuta la sotto-directory

il carattere \

il nome della sotto-directory

il tutto seguito, come di consueto, dal tasto di invio.

Per i più "coraggiosi" diciamo che con questo comando è possibile entrare anche nelle sotto-directory contenute all'interno di altre sotto-directory aggiungendo un carattere \ e il nome della ulteriore sotto-directory. A titolo di esempio per far apparire il prompt C:\SAT\METEOSAT\GLOBO> a partire dal C:\> dovremo dare il comando

CD SAT\METEOSAT\GLOBO

ottenendo in un sol colpo il risultato richiesto.

Quello che non si può fare

C'è una operazione che non è possibile compiere sulle directory o sotto directory: cambiare il loro nome.

Non c'è una precisa ragione a questa limitazione e probabilmente si tratta solo di una dimenticanza dei progettisti del DOS (alla quale per altro non sarebbe affatto difficile porre rimedio).

Limitatevi a prendere atto di questa mancanza e comportatevi di conseguenza: quando assegnate un nome ad una nuova directory fate in modo che questo nome sia chiaro e faccia capire immediatamente cosa vi verrà posto all'interno.

In una directory (o sotto-directory) mettete solo le cose per le quali l'avete creata: per cose diverse create directory diverse con nomi appropriati.

La scelta del nome, con il sistema DOS, limitato a 8 caratteri, èsenza lettere accentate, senza simboli particolari come virgole, accenti, punti... è importante perchè bisogna spesso ricorrere a sigle e abbreviazioni che dopo poco tempo potremmo dimenticare a cosa servivano.

Ancora una volta sottolineiamo che l'ordine dentro il proprio computer è il miglior modo per utilizzare al meglio le risorse che ci mette a disposizione.

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