Casteldelci

Con i ragazzi del gruppo avevamo organizzato una uscita a Casteldelci, in Valmarecchia.

Mio padre ci aveva lasciato da poco, mi ritrovavo ancora varie pellicole vergini, carta da stampa, chimici... monto sulla mia nuova ME (che mi aveva regalato affinchè non toccassi mai più le sue fotocamere) una TMax 400 e partiamo.

Una indimenticabile esperienza con atmosfere lontanissime da quelle di tutti i giorni, ma ancora più coinvolgente l'utilizzare da solo la camera oscura (il bagno di servizio) per stampare le foto.

Vedere l'immagine formarsi lentamente nella vaschetta è una cosa che mi ha sempre affascinato, fin da piccolo sono stato attratto da questa magia.

Frugando fra i suoi negativi ho trovato delle foto dello stesso paesino scattate dieci anni prima: con le mie ho fatto un piccolo album intitolato "Un paese, 10 anni dopo".

Il riferimento era ovviamente al volume di Zavattini e Berengo Gardin, "sequel" dell'introvabile "Un paese" con le foto di Paul Strand.

"Se per caso lo vedi su qualche bancarella prendilo subito!" mi ripeteva sempre mio padre; e qualche mese fa trasalì vedendolo ristampato in libreria.

Ho diligentemente fatto quello che mi era stato richiesto: come al solito ottimo consiglio.

Il bar della foto non c'è più, l'ufficio postale è stato trasferito, la 500 della Grazia rottamata da tempo, ma le foto sono ancora lì, a testimoniare una esperienza indimenticabile.

Nell'immagine sopra è riportato il kit per la generazione della card, di seguito la lettera di presentazione con inserita la card ed infine la busta.

La raccolta delle foto di Casteldelci 1989 (Nuova pagina) è visibile sul mio profilo Flickr (Nuova pagina).