Condividere con Samba
Il protollo smb è il motodo standard di condivisione di dischi e cartelle nel mondo Windows. Data la grandissima diffusione di tale ambiente anche Linux è stato fornito di tale suite di protocolli per permettere una facile interoperabilità
Il pacchetto che contiene il servizio si chiama Samba
Installiamolo sul nostro Raspberry Pi:
sudo apt-get install samba
Vi verrà chiesto di installare alcuni pacchetti aggiuntivi e quasi al termine dell'installazione un messaggio ci avverte di ignorare una segnalzione di errore dovuta al fatto che la nostra installazione non è un controller di dominio.
Il servizio è già attivo, ma occorre dare una sistemata alla configurazione:
cd /etc/samba sudo nano smb.conf
Il file contiene numerosi commenti e quindi dovrebbe essere autoesplicativo; comunque indico le cose a cui fare attenzione:
# Change this to the workgroup/NT-domain name your Samba server will part of workgroup = WORKGROUP ####### Authentication ####### # Server role. Defines in which mode Samba will operate. Possible # values are "standalone server", "member server", "classic primary # domain controller", "classic backup domain controller", "active # directory domain controller". # # Most people will want "standalone sever" or "member server". # Running as "active directory domain controller" will require first # running "samba-tool domain provision" to wipe databases and create a # new domain. server role = standalone server
Mentre per il gruppo di lavoro possiamo scegliere liberamente (anche se quello proposto è l'impostazione predefinita di tutte le macchine Windows), per il ruolo è decisamente consigliabile utilizzare standalone server lasciando perdere la gestione dei domini, almeno restando in un ambiente domestico.
Ora possiamo aggiungere al file di configurazione una nuova condivisione in questo modo:
[samsung] Comment = Samsung network disk Path = /media/Samsung Browseable = yes Writeable = Yes only guest = no create mask = 0777 directory mask = 0777 Public = yes Guest ok = yes
Come suggerito dallo stesso file di configurazione, al termine delle operazioni di modifica è opportuno lanciare il comando:
testparm
per controllare che la sintassi del file sia corretta.
Quindi riavviamo il servizio:
sudo /etc/init.d/samba restart
e la nostra cartella sarà accessibile dalle risorse di rete dei PC windows (e non solo)
La cartella così condivisa è accessibile a tutti, ma se volessimo limitarne l'accesso a determinati utenti dovremmo gestire le password di samba che sono totalmente indipendenti da quelle utilizzate per il login su Linux (a meno di gestire un dominio, cosa che non faremo)
Dovremo quindi riassegnare le password utilizzando il comando:
sudo smbpasswd -a roberto