Introduzione

Come è nato questo tutorial.
Il router Pirelli
Figura 1
Il router Pirelli

Era l'autunno del 2015, quando ho acquistato un bel disco da 3Terabytes pensando di collegarlo al router: un vecchio Pirelli "alice".

Come potevo prevedere il "Pirelli" si rifiutò di vedere quella gigantesca unità.

Che il disco fosse formattato NTFS (Nuova pagina), FAT32 (Nuova pagina), ext2 (Nuova pagina) non c'era verso di farglielo riconoscere e allora che fare?

Conoscevo già il Raspberry Pi (Nuova pagina), un computer delle dimensioni di una carta di credito con un processore ARM (Nuova pagina) quad-core da telefono cellulare sul quale potevano essere installate diverse distribuzioni Linux (Nuova pagina)e, novità della versione 2, anche un Windows 10 (Nuova pagina) appositamente adattato.

Il Raspberry Pi 2
Figura 2
Il Raspberry Pi 2

Così feci l'ordine su Amazon e la vigilia di Natale ricevetti il mio pacchetto: indovinate che cosa ho fatto durante le ferie.

Naturalmente il disco è stato immediatamente riconosciuto per la sua intera dimensione ed ho potuto condividerlo sia attraverso SMB (Nuova pagina) che FTP (Nuova pagina) ed anche DLNA (Nuova pagina).

Già che c'ero ho configurato anche un server web con supporto al PHP (Nuova pagina), il server DHCP (Nuova pagina), il DNS (Nuova pagina): insomma avevo creato un vero e proprio server casalingo.

Recentemente (forse a causa di un problema negli aggiornamenti) si è bloccato il sistema di autorizzazione (PAM (Nuova pagina)): il sistema funzionava correttamente, ma era impossibile accedere. Ho così deciso di fare un po' di pulizia: ho acquistato una nuova microSD ed ho fatto una installazione pulita.

Queste note raccontano questa nuova esperienza.

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