Premio Gianluigi Parpani «Il Mondo in Tasca» per carte de visite contemporanea 2021

«bicingiro»: il mio piccolo contributo a questa bella iniziativa
Le carte de visite contemporanee: un nuovo modo di fare fotografia

Ho già descritto di aver scoperto le carte de viste contemporanee grazie alle interviste in diretta streaming sul gruppo Facebook 'Contemporary Carte de Visite' (Nuova pagina); ho quindi realizzato alcune serie per testare la cosa, ma era arrivato il momento di restituire agli altri la mia esperienza.

Le carte de visite contemporanee: un piccolo formato dal grande potenziale

Ho deciso di raccogliere la sfida del Premio Gianluigi Parpani «Il Mondo in Tasca» per carte de visite contemporanea 2021 (Nuova pagina) presentando una selezione di mie carte de visite.

Gli strumenti per creare una "installazione" fotografica tascabile li avevo creati e testati, adesso si trattava di creare qualcosa di adatto.

Le carte de visite contemporanee: una installazione fotografica tascabile

Avrei potuto riproporre le foto o le storie de "il fotografo quantistico", ma sapeva molto di riciclo.

Avevo pronte le serie dei "frattali" e delle "tur-miti" ma, a parte che si sarebbe potuto obiettare dell'origine "fotografica" (anche se posso mostrare i negativi...), mi sembravano un po' troppo estreme.

Bicingiro a Rimini

Da anni sono attirato dalle biciclette parcheggiate nei posti più disparati.

Avrei voluto farne una mostra dal titolo "La conservazione del momento", ma poi ho preferito il già citato «il fotografo quantistico».

Scegliere le 4 foto non era semplice, ma era una attività già svolta e quindi affrontabile: il vero problema si poneva per i dorsi, che nelle carte de visite, oggetti a due facce, hanno notevole importanza: qui sta la vera differenza.

Dorso carta stradale Cesena

Siccome le foto provenivano da tutta l'Italia ho pensato di inserire nel retro una piccola porzione di una mappa, scansionata dal mitico "Atlante Stradale d'Italia" del Touring Club. I miei volumi ormai hanno più di venti anni, ma per certi aspetti sono ancora molto più fruibili dei vari navigatori.

Le foto scattate a Cesena però erano parecchie ed una semplice indicazione della città risultava insufficiente. Scartata l'idea di utilizzare un altro tipo di mappa ho pensato di utilizzare delle foto della via in cui avevo trovato la bicicletta ritratta sul fronte.

Cesena, via Fattoboni, verso la Rocca Malatestiana

Questa foto di via Fattiboni, che punta verso la Rocca Malatestiana, è un perfetto dorso per la bicicletta psizionata all'entrata del Foro Annonario che si trova alla destra del fotografo.

Bicicletta in via Fattiboni all'ingresso del Foro Annonario

L'idea mi piace e provo ad applicarla anche alle foto fuori Cesena.

Milano, il duomo da via dei Mercanti

Tanto se c'ero stato, penso, qualche foto della località ce l'ho di sicuro.
Ed in effetti così è stato.

Torino, la guglia della Mole Antonelliana

Mentre per le città più grandi e conosciute era facile trovare qualcosa che le richiamasse immediatamente, non era la stessa cosa per centri più piccoli.

Brunico (BZ), Stadtgasse

Nella foto la via centrale di Brunico, in val Pusteria. Facilmente riconoscibile per chi la conosce, ma assolutamente anonima per la grande maggioranza delle persone. Occorreva qualcosa che riconducesse in maniera inequivocabile al luogo.

Santarcangelo di Romagna (RN), stazione ferroviaria

In gran parte delle località ero arrivato in treno, o comunque avevo avuto occasione di curiosare nella locale stazione ferroviaria. Ed una foto con un cartello che ne riportasse il nome era quasi sempre presente.

Santarcangelo di Romagna (RN), arco in onore di papa Clemente XIV

Sicuramente la dicitura "Santarcangelo" era molto più esplicativa dell' arco dei "becchi" (Nuova pagina): inequivocabile per chi è della zona, specialmente se con le corna appese. Ma fuori della Romagna assolutamente incomprensibile.

Pallanza (VB), imbarcadero per le Isole Borromee

E se la stazione ferroviaria non c'era, qualche altro sistema si poteva trovare.

Eremo di san Alberico, monte Fumaiolo

Anche nei posti più reconditi, dove non si arriva in treno, in nave o con altri mezzi a motore.

Siamo sulle pendici del monte Fumaiolo, non lontano dalle sorgenti del Tevere. Ebbene si, anche qui ho trovato una bicicletta da ritrarre, che qualcuno aveva legato ad un palo prima di affrontare la ripida salita che conduce all'eremo.

Bicicletta ai piedi dell'erta che conduce all'eremo di san Alberico

Mi sono convinto: il dorso "fotografico" con il nome della località preso dalle stazioni ferroviarie è più bello.

Quindi mi accingo a preparare i cartoncini con i dorsi e le immagini; per le quattro da presentare al concorso e tutte le altre per me.

I dorsi per il concorso Parpani assemblati

Ma quella senza il nome? Si chiederà qualcuno.

Oltre alle quattro foto c'è un ulteriore cartoncino di presentazione della raccolta: siccome viene valutato l'insieme è opportuno spiegare perchè quelle foto stanno insieme.

Non resta che ritagliare le immagini e assemblarle.

Quindi confezionarle nell'astuccio personalizzato.

Ed infine introdurre il tutto in una busta imbottita pronta per essere spedita.

La busta pronta per essere spedita

Però per conoscere il contenuto dell'astuccio dovrete aspettare che prima lo apra la giuria...

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