«bicingiro» al Semplicemente Fotografare Live

Perchè queste fotografie sono qui e perchè sono in questa forma
La card di presentazione della mostra bicingiro
C'era una volta un trenino 
nella valle di Tures,
con i miei figli ne feci un gioco.

Anche in Valmarecchia 
c'era un trenino,
volevo farne un altro gioco:
raccolsi foto in tutta la valle, 
ma non lo feci mai.

Girovagando scoprii 
una rassegna di fotografia,
lì conobbi un tale che mi insegnò
a giocare con le foto, 
le forbici e la colla.

E mi diverto un mondo.

Questa, in estrema sintesi, è la storia di questa piccola esposizione, che è racchiusa nella prima card.

Siamo nel lontano 2010, quando scopro un gioco per computer, Microsoft Train Simulator, nel quale si poteva condurre un treno.

Un sito di appassionati metteva a disposizione vari scenari e all'epoca si stava realizzando la riproduzione del "Treno delle Dolomiti", da Calalzo a Dobbiaco passando per Cortina d'Ampezzo.

Panorami bellissimi, che conoscevo molto bene.

Durante le vacanze estive, nella vicina valle di Tures, alcuni pannelli rievocavano il centenario della costruzione di una breve linea tra Brunico e Campo Tures (Nuova pagina), dismessa da più di 50 anni.

Così per gioco, assieme ai miei figli, iniziai a costruire lo scenario. A differenza dell'altra ricostruzione questa era completamente di fantasia con elementi inesistenti nella realtà, ma molto graditi ai piccoli utlizzatori: McDonald, parchi gioco, furgoncini della pizza...

La «Taufererbahn (Nuova pagina)» ad oggi conta alcune migliaia di download.

I pannelli della Taufererbahn e la ricostruita stazione di Campo Tures

L'appetito vien mangiando e così pensai di riprodurre, in maniera più fedele, le linee della Valmarecchia: il «trenino di Verucchio», che in realtà andava da Rimini a Novafeltria, e la mai completata «subappennina», che da Santarcangelo doveva raggiungere Urbino e Fabriano.

Iniziai a girare la valle fotografando quello che rimaneva: stazioni, ponti, ma anche l'ambiente circostante.

Sono luoghi stregati, che ti catturano, e finì che, complice anche una notevole diversità di vedute con altri membri del sito di simulazione, mi occupai solo delle foto lasciando perdere la ricostruzione nel gioco.

Durante queste esplorazione ho ritrovato vecchi amici, ho ritrovato luoghi che non avrei mai sperato di ritrovare, e ho scoperto anche una rassegna di fotografia che si teneva a Novafeltria.

Lì ho conosciuto diverse persone ed una di queste mi ha incantato con questa idea delle «Contemporary Carte de Visite».

In questa pagina ho dato solo un assaggio, per chi non fosse potuto venire a Dozza (la mostra resta aperta fino al 3 novembre), nella prossima pagina troverà le altre foto.

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